Le nuove tecnologie hanno offerto strumenti sempre più interessanti per riuscire a raggiungere i propri clienti e scovarne di nuovi. Tra questi strumenti, i migliori sono senza dubbio le app. Sono disponibili diverse tipologie di app, ognuna capace di rispondere ad esigenze ben precise. Ecco perché è importante conoscerne le differenze. Di seguito, una dettagliata descrizione delle app native, delle progressive web app e delle app ibride.
Progressive web app
Una progressive web app altro non è se non la versione mobile di un sito web. L’utente non deve quindi fare il download dell’applicazione sul suo smartphone o tablet. Per accedere alla web app, è infatti sufficiente digitare l’url del sito. Di solito infatti molti utenti neanche si rendono conto che si tratta di un’app e pensano di essere su un classico sito internet.
Il vantaggio è che gli utenti possono accedere all’app senza andare ad incidere in modo negativo sulla memoria del proprio smartphone o tablet. Si tratta inoltre di app piuttosto semplici da sviluppare e proprio per questo motivo anche estremamente economiche. Una progressive web app può costare anche un terzo di un’app nativa, non male!
Il problema è che le progressive web app non possono essere inserite negli appositi market digitali. È molto difficile quindi ottenere con esse la giusta visibilità. Una progressive web app può inoltre risultare piuttosto lenta e non può inviare alcun tipo di notifica all’utente. Infine, è necessario avere una connessione internet per accedere ad una web app.
App native
Le app native sono quelle progettate per uno specifico sistema operativo. Un’app nativa per iOS quindi, non potrà mai funzionare su un sistema Windows, e viceversa ovviamente. Questo perché a seconda del sistema operativo di riferimento, le app utilizzano un apposito linguaggio di programmazione. Nello specifico, le app per iOS utilizzano soprattutto il linguaggio Objective-C, mentre le app sviluppate per Android utilizzano il linguaggio Java.
L’utente che vuole utilizzare le app native deve scaricarle sul suo smartphone o tablet. Nel caso di iOS il download viene effettuato tramite Apple Store. Per il sistema operativo Android, il download viene invece effettuato tramite Google Play.
I vantaggi delle app native
Con le app native è possibile ottenere innumerevoli vantaggi:
- Migliore esperienza per l’utente. Dato che si tratta di applicazioni progettate per uno specifico sistema operativo, risultano molto affidabili e riescono a girare velocemente su smartphone e tablet. Inoltre garantiscono una migliore reattività e una eccellente risoluzione. Tutto questo si traduce per l’utente in una migliore esperienza.
- Accesso allo smartphone dell’utente. Dato che l’app viene installata direttamente sullo smartphone, è possibile consentire l’accesso alla fotocamera, alla videocamera, alla rubrica e simili. La fruizione dell’app risulta più semplice ed è possibile creare servizi di alto livello.
- Notifiche push. Le applicazioni installate sullo smartphone possono inviare all’utente notifiche push. Si evita in questo modo che l’attenzione dell’utente verso quell’app cali.
- Funzionamento offline. Le app native possono funzionare anche offline. Non è detto che tutte le funzionalità siano disponibili, ma sono comunque accessibili, mentre un sito internet se non c’è connessione non può essere visionato. Può sembrare una caratteristica di poco conto, dato che oggi come oggi la connessione è presente praticamente ovunque. Può capitare però di trovarsi fuori casa e aver finito i propri giga. L’app nativa può funzionare lo stesso.
App ibride
Le applicazioni ibride, anche conosciute con il nome di app multipiattaforma, devono essere scaricate e installate sul proprio device mobile. Non sono però progettate per un solo sistema operativo. Sono quindi adatte sia per iOS che per Android indistintamente.
Sono più semplici e veloci da sviluppare rispetto ad un’app nativa e sono anche piuttosto economiche. A differenza delle progressive web app, possono essere inserite nei market digitali, così da consentire una eccellente visibilità. Dato però che non sono sviluppate per un preciso sistema operativo, sono poco stabili. Un’applicazione instabile può chiudersi proprio mentre l’utente sta compiendo un’azione e smettere di funzionare. L’utente può quindi decidere di eliminarla, cosa questa che invece deve essere evitata.
Applicazioni: quale scegliere
Adesso che abbiamo mostrato quali sono le differenze tra le varie tipologie di app, viene naturale chiedersi quali siano le migliori. Sicuramente le progressive web app sono la scelta meno indicata per coloro che vogliono raggiungere in modo semplice i loro clienti o desiderano aumentare il numero dei clienti attuale. Possono essere una buona scelta solo se affiancate anche ad un’app da installare direttamente su device.
Tra app native e app ibride, le native vincono. Sono senza dubbio la scelta migliore. È anche vero però che chi ha un budget limitato, può prendere in considerazione l’idea di creare un’app ibrida, per risparmiare soldi e anche tempo. Non solo, l’ibrido può essere una buona scelta per chi vuole sviluppare un’app molto, molto semplice.
Il nostro consiglio è di non scegliere in autonomia, ma affidarsi sempre a professionisti del settore. In questo modo la situazione potrà essere analizzata dettagliatamente ed è possibile essere indirizzati sulla tipologia di app migliore per le proprie specifiche esigenze.